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Proclamata il 23 gennaio 1799 dai patrioti italiani con l'appoggio dell'esercito francese del generale Championnet, la Repubblica napoletana era una delle numerose entità politiche nate durante il Triennio giacobino e la campagna napoleonica in Italia. Un'esperienza brevissima, durata poco più di cinque mesi, che provocò pesanti ripercussioni nelle province del Regno napoletano e in particolare in Terra di Bari, dove, a fronte di un regime politico trapiantato ex novo, si consuma uno scontro durissimo tra chi sostiene la Repubblica e chi la avversa. Il saggio di Giuseppe Di Matteo prova a risalire all'origine di questa contrapposizione soffermandosi sulla specificità dei contesti locali. Si scopre così che sotto la patina degli ideali repubblicani (sostenuti da una minoranza intellettuale incapace di renderli appetibili alle masse contadine) spesso si nascondevano interessi personali e che molte scelte furono determinate da rancori mai sopiti, conflitti atavici tra fazioni, insperate possibilità di carriera. Né è da trascurare, come dimostrato da alcuni recenti studi, la formazione di progetti politici del tutto inediti e curiosi governi popolari che caratterizzarono i tumulti del '99, lasciando tracce nel periodo immediatamente successivo.